Cornello dei Tasso
L’organizzazione delle poste moderne
Comune
di CAMERATA CORNELLO
(Provincia di Bergamo)
Altitudine
m. 560 s.l.m.
Abitanti
600 (20 nel borgo)
info turismo
Museo dei Tasso e della Storia Postale, Via Cornello 22, Camerata Cornello
Tel/Fax: 0345 43479
www.comune.cameratacornello.bg.it
info@museodeitasso.com
www.museodeitasso.com
Il nome
La prima citazione di Camerata è del 1181 e in altri documenti della stessa epoca appare anche il nome di Cornello. L’etimologia è incerta, anche per quanto riguarda il toponimo Camerata, forse riferibile alla presenza in zona di un edificio fortificato e dotato di aperture (camere) ad arco.
La storia
“Cornello dei Tasso è un borgo medievale, arroccato su una roccia, a cui si può accedere solo a piedi. Cornello fu, durante il medioevo, un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum. Il percorso della via Mercatorum di Cornello era caratterizzato da una strada porticata, in cui, fino all’arrivo dei Veneziani nella bergamasca, si svolse l’unico mercato della media Valle Brembana. Alla fine del Cinquecento i Veneziani decisero di costruire una nuova strada di collegamento tra Bergamo e l’Alta Valle Brembana, la strada Priula, che passava sul fondovalle e causò l’isolamento del borgo, ma favorì la conservazione della sua struttura urbanistica medievale.
Cornello ha legato il suo nome a quello della famiglia Tasso, famiglia conosciuta per aver dato i natali ai letterati Bernardo Tasso e suo figlio Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata, e che può essere considerata una delle prime imprese multinazionali europee, dal momento che detenne per secoli il monopolio del servizio postale tra i territori asburgici e gli altri stati d’Europa.
I Tasso, furono originari di questo borgo e, i vari rami del casato, svolsero diversi ruoli nella Compagnia dei Corrieri della Serenissima di Venezia, per le Poste Pontificie e per gli Asburgo.
Dopo il 1460 alcuni esponenti della famiglia furono chiamati a organizzare le Poste pontificie, incarico che ricoprirono fino al 1539. Nel frattempo altri membri della famiglia Tasso, e in particolare i fratelli Francesco e Janetto, ottennero i primi appalti per le comunicazioni degli Asburgo, incarichi affidati loro da Massimiliano I d’Asburgo e successivamente confermati e ufficializzati nei primi anni del Cinquecento dal figlio, Filippo, detto il Bello, e dal nipote, il futuro imperatore Carlo V, con una serie di trattati postali.
Fu l’inizio della grande epopea che vide questi intraprendenti personaggi, originari della montagna bergamasca, ricoprire per secoli l’incarico di mastri generali delle poste imperiali.”
Logo Museo dei tasso e della Storia postale.
“Il borgo di Cornello dei Tasso ha mantenuto la struttura urbanistica medievale.
Ancora oggi è possibile riconoscere l’organizzazione della vita medievale attraverso lo spazio: dalla vita economica del borgo, caratterizzata dalla suggestiva via porticata lungo la quale si svolgeva il mercato, passando alla vita quotidiana degli abitanti, riconoscibile da una piccola piazzetta e da una serie di aperture su cui affacciavano gli ingressi delle case degli abitanti, il così detto “piano nobile”. Fino ad arrivare alla vita religiosa, riconoscibile dalla piazzetta su cui affaccia la chiesa del borgo dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano e Sant’Antonio di Padova.
Prima di visitare la chiesa, ricca di affreschi, vi consigliamo di sostare qualche minuto all’estremità della piazzetta e guardare il campanile: vi accorgerete che non è dritto, ma pendente!
A Cornello è presente anche un tratto dell’antica Via Mercatorum, un sentiero affascinante e ricco di storia che collega il borgo di Cornello al piccolo borgo di Oneta nel Comune di San Giovanni Bianco. A Oneta è possibile visitare il Museo Casa di Arlecchino, un piccolo museo dedicato alle maschere degli Zanni e di Arlecchino e inserito nell’antico e affrescato Palazzo Grataroli”
Cornello dei Tasso è una delle località della provincia di Bergamo dove meglio si è conservata la struttura urbanistica medioevale. Un tempo, il borgo era al centro dei commerci che si svolgevano con la Valtellina lungo la via mercatorum ed era sede di un importante mercato. Sul finire del Cinquecento la sua fortuna cominciò a declinare in seguito alla costruzione (1592) della nuova strada di fondovalle, la Priula, la quale attraversava tutta la Val Brembana ma non toccava più Cornello. Il borgo in tal modo rimase escluso dai traffici, perdendo l’importante funzione di raccordo tra la media e l’alta valle che aveva svolto fino a quel momento.
Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico che è caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi. Nella parte più bassa sono allineate orizzontalmente alcune costruzioni a strapiombo sul Brembo che evidenziano l’originaria caratteristica di fortificazione del borgo.
Sul piano superiore corre la via porticata, sovrastata da arcate in pietra, coperta da un soffitto in travi di legno e pavimentata in acciottolato. Essa costituisce l’elemento di maggior pregio di tutto l’abitato. Sotto il porticato si aprono verso valle gli accessi agli edifici del piano inferiore e si affacciano verso monte le botteghe e le scuderie che nel periodo di maggior sviluppo erano il cuore commerciale del paese. Il terzo piano, più aperto, era dedicato alle abitazioni e alterna edifici piuttosto semplici a palazzi di un certo interesse architettonico. In alto sorge la chiesa che rappresenta l’ideale raccordo tra le costruzioni dei piani sottostanti.
Separato dal contesto urbanistico è il palazzo Tasso, che sorge su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso la valle. La sua struttura è ancora abbastanza leggibile grazie al recupero delle rovine effettuato dalla Provincia di Bergamo.
Il paese è dominato dall’alto dalla chiesa, il cui campanile con finestre a bifore è tra i pochi esempi di stile romanico in Val Brembana. La costruzione, notevolmente trasformata nel corso dei secoli rispetto alla struttura originaria che risale al XII secolo, rappresenta uno degli elementi di maggior interesse del borgo. L’aspetto più interessante riportato alla luce dai lavori di restauro è il grandioso ciclo di affreschi che ricoprono le pareti interne della cappella nobiliare dei Tasso e che risalgono al XV-XVI sec. La complessità, la varietà dei temi e il notevole gusto stilistico rendono questo ciclo uno dei più pregevoli tra quanti adornano le chiese della Val Brembana. Vi è chi ipotizza che tra gli esecutori vi sia Baschenis di Averara. I quadri dell’affresco presentano notevoli diversità stilistiche: accanto a figure che riproducono, nel portamento e negli abiti, esempi tipici della vita popolare, si ammirano soggetti piuttosto raffinati, ripresi in atteggiamenti contemplativi e in abbigliamento sfarzoso. D’altra parte, questa netta distinzione era una caratteristica degli abitanti di questo luogo, dove tra una maggioranza di contadini e piccoli artigiani si potevano incontrare, a partire dai Tasso, alcune famiglie di rango elevato. Di buona fattura sono le figure di San Giorgio, SanVincenzo, SantoStefano e Sant’Agata; pregevole è l’Adorazione dei magi; ma il più bello di tutti è il riquadro del Miracolo di Sant’Egidio, protettore dei maniscalchi, scena di notevole interesse storico per la raffigurazione di ambienti, costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca. Infine, sulla cornice della pala con la Crocifissione, datata 1635, è ben visibile lo stemma del casato dei Tasso, con corno di posta e raffigurazione del tasso. L’insegna è visibile anche su una casa che si affaccia sullo slargo centrale del borgo.
Guarda tutti i video sulla pagina ufficiale Youtube de I Borghi più belli d’Italia.
Passeggiate, trekking, escursioni in montagna, canoa e rafting.
Una passeggiata di mezz’ora consente di arrivare, attraverso l’antica via mercatorum, oggi una semplice mulattiera che attraversa prati, boschi e vallette, a Oneta, dove la tradizione pone la “casa di Arlecchino”, un edificio signorile di epoca quattrocentesca che in realtà fu la dimora di Alberto Ganassa, il primo interprete della popolare maschera bergamasca.
Lungo il tragitto, l’oratorio di Sant’Anna in contrada di Piazzalina ha un affresco sulla facciata.
Un altro itinerario interessante è quello che si snoda lungo le contrade nelle quali è documentata la presenza di abitazioni dei Tasso. Dal Cornello si sale ai Tassi, quindi al Bretto, con le sue antiche case ancora segnate dagli stemmi dei mastri di posta, la chiesetta che appartenne alla famiglia e, nella valle, i resti del vecchio mulino che per secoli macinò le granaglie dei contadini della zona.
Un giro tra le contrade alte porta alla Brembella e, da lì, attraverso una mulattiera, ai Lavaggi e al roccolo di Boffalora, quindi ai vasti prati della Cà Bianca, dei Piazzeri e della torre. Oltre, si entra nel fitto bosco della Lunga e s’incontrano i gorghi spumeggianti della Val Secca. Dovunque, silenzio e ampi panorami sul fondovalle.
“Nel borgo si trova il Museo dei Tasso e della Storia Postale che conserva e racconta la storia postale e la storia della famiglia Tasso.
Nel museo sono conservati numerosi documenti legati all’attività della famiglia, ma non solo, si può vedere una lettera del 1840 affrancata con il primo francobollo emesso al mondo, il famoso Penny Black e la prima edizione della Gerusalemme Conquistata, opera del celebre letterato Torquato Tasso.
Orari di apertura Museo:
da mercoledì a domenica nei seguenti orari:
– dal 1 marzo al 31 ottobre: dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:00
– dal 1 novembre al 28/29 febbraio: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Nel borgo di Cornello si svolgono diversi eventi tutto l’anno, dalle attività organizzate dal Museo dei Tasso e della Storia postale, come per esempio laboratori ludici ed educativi per bambini e famiglie, visite guidate ed eventi a tema, a eventi organizzati dal Comune di Camerata Cornello.
In estate, per esempio, tra i diversi eventi si segnalano il festival dedicato alla Commedia dell’Arte dal titolo “Le vie della Commedia” organizzato dal Polo Culturale Mercatorum e Priula (www.mercatorumpriula.eu) di cui il Comune di Camerata Cornello fa parte, e “Il Borgo dei Desideri”.
Cornello offre una cucina semplice, a base di prodotti che si fanno apprezzare per l’intensità del gusto e dell’aroma. Il posto d’onore tra i primi piatti spetta ai casonséi, grossi ravioli fatti in casa con ripieno a base di pangrattato, formaggio, uovo, aglio e prezzemolo, e conditi con burro e salvia. Passando alla polenta, accanto alla nota taragna, è tipica della zona la polenta cunsada, servita appena cotta, a bocconcini, ricoperti di taleggio fresco e conditi con panna e burro fritto con salvia. Prelibato anche il chisöl, un involto di polenta ripiena di taleggio fresco che viene fatto abbrustolire sulla brace o sul piano della stufa.
La polenta accompagna i piatti di carne: coniglio e pollo arrosto, capriolo e lepre in salmì, uccellini, rane e lumache con la panna.
Il Formai de mut dell’Alta Val Brembana è un formaggio Dop la cui area di produzione corrisponde ai territori di 21 comuni della valle. Se ne distinguono due produzioni: una estiva, ottenuta con il latte degli animali al pascolo, più limitata e dunque più ricercata, e una invernale, proveniente dalle latterie e dalle aziende agricole di fondovalle.
Altri formaggi tipici della Val Brembana sono il Branzi, il cui sapore dolce e delicato viene dalle particolari essenze vegetali presenti nei foraggi della valle; i caprini dai profumi naturali; l’Agrì, la Formagella, lo Stracchino e il Salva, prestigiosi prodotti dell’arte casearia garantiti dal marchio “Prodotti della Valle Brembana”. Il Taleggio, infine, il più celebre di tutti, è un formaggio Dop a pasta molle il cui nome deriva dall’omonima valle. La sua origine risale al X-XI sec., quando nelle grotte delle Prealpi bergamasche questo formaggio affinava le proprie qualità grazie alle fresche e profumate correnti provenienti dalle fenditure della roccia.
Ospitalità
La Tana del Tasso – Rooms & Breakfast
Location suggestiva nel cuore del borgo. Ideale per una fuga romantica o una pausa relax, da soli o in famiglia. Un’antica dimora medievale in cui tradizione e modernità trovano un equilibrio armonioso e i dettagli fanno la differenza. Il luogo perfetto per chi vuole immergersi in un territorio ricco di cultura, natura e antichi saperi.
Via Cornello, 19
+39 338 5303832
latanadeltasso@hotmail.com
www.latanadeltasso0.com